Oggi mi sono svegliata felice in quanto celebreremo la 18° commemorazione del genocidio dei Tusti in Rwanda con una verità in più: non sono stati i ragazzi del Fronte Patriotico Rwandese ad aver abbattuto l’aereo del l’ex presidente Habyarimana il 6 aprile 1994, evento che ha scatenato l’inizio del genocidio in Rwanda.
L’ultimo rapporto degli esperti francesi pubblicato 3 giorni fa è stato salutato da noi rwandesi che ci siamo visti sterminati intere famiglie come un balsamo ai nostri cuori martoriati. Immaginarci che la campagna di disinformazione, sapientemente orchestrata dai media e governo francese per mascherare le loro incommensurabili responsabilità nell’aver appoggiato i genocidari, avesse avuto come risultato di addossare la responsabilità del genocidio della nostra gente ai noi stessi vittime, eh beh ciò era semplicemente inaccettabile. Dopo aver subito il danno di un genocidio, stavamo subendo la beffa di essere accusati di essercelo ricercato abbattendo quell’aereo!!!
Come può sopravvivere un giovane che stava al fronte patriotico per salvare la propria patria dalla dittatura sanguinaria e rischiare la propria vita per ottenere il diritto di cittadinanza a lui negato sin dalla nascita, nel sentirsi rinviare la responsabilità di un genocidio che li ha portato via i propri cari?
Dedico quindi queste righe a te mio amato Eric che hai passato 4 anni d’inferno al fronte e hai perso il tuo indimenticabile fratello Jules, oggi sentiti più leggero perchè la sua morte non è stato vano!
Le dedico a te caro fratello Jean Marie Abdallah per le pallottole che ti svolazzavano intorno quella notte infinita a Mont Jari dove avete sconfitto gli interahamwe che avevano sterminato tutti i nostri zii, zie, nipoti e cugini materni.
Lo dedico sopratutto a te caro amico Jean Pierre che da quella assurda guerra ci hai lasciato il braccio sinistro, le ditta della mano desta e i tuoi bellissimi occhi, saltando su quella maledetta mina.
Lo dedico infine a voi rimpianti cugini Aimable e Bitengye che non siete più ritornati e tanti altri come voi, riposate in pace, lotteremo sempre per voi affinchè la vostra memoria non sia infangato, almeno ciò vi dobbiamo.
Françoise Kankindi
gennaio 16th, 2012
10/01/2012/ Di Pierre Boisselet
Il rapporto degli esperti commissionata dai giudici francesi sull’attentato che ha costato la vita a Habyarimana ha concluso che è stato un missile lanciato da una caserma militare controllata dai sostenitori dell’ex presidente ruandese.
Soldati di FPR davanti al relitto del Falco 50 di Habyarimana, abbattuto il 6 aprile 1994. © Corrine Dufka /Reuters
L’indagine giudiziaria segna dunque il crollo della pista, un tempo seguita dai tribunali francesi, della responsabilità dell’attuale presidente ruandese Paul Kagame in un evento considerato scatenante del genocidio di almeno 800 000 persone.
È questo finalmente l’epilogo di un episodio che ha avvelenato i rapporti tra Francia e Ruanda per quasi 18 anni e oltre, ricordo tormento dei sopravvissuti del genocidio del 1994? Martedì, i giudici francesi Marc Trevidic e Nathalie Poux hanno comunicato alle parti, compreso Agathe Habyarimana e i stretti collaboratori di Paul Kagame sotto inchiesta, le conclusioni della perizia che avevano ordinato sull’attentato contro l’aereo del defunto presidente ruandese Juvenal Habyarimana, il 6 aprile 1994.
L’inquiesta, condotto a Kigali da settembre a dicembre 2010, DImostra che il missile che fece cadere il Falcon 50 del presidente è stato tirato dalla caserma militare di Kanombe a Kigali. All’epoca, il posto era occupato dalla guardia presidenziale, una delle unità più fedeli al regime di Habyarimana, che ha immediatamente iniziato il genocidio dei tutsi e il massacro degli oppositori hutu.
Rottura diplomatica
Le conclusioni dell’indagine degli esperti dimostrano così che i colpevoli non sono i membri di un commando del Fronte patriottico ruandese (FPR, il partito dell’attuale presidente Paul Kagame).
Eppure questa era la pista che aveva seguito Jean-Louis Bruguière, il predecessore dei giudici Trévidic e Poux. Emettendo mandati di catturacontro molti collaboratori di fiducia di Paul Kagame nel 2006, ciò provocò l’ira del Ruanda, che decise di rompere le relazioni diplomatiche con la Francia. Questi sono stati ripristinati solo alla fine del 2009.
Come Bruguière, parte dell’amministrazione francese, al momento, colpevole agli occhi di Kigali di aver sostenuto il regime di Habyarimana, aveva avallato la tesi della responsabilità del RPF. Ciò li permettevano, credevano, di addossare sulle spalle del partito di Kagame una parte della responsabilità dei massacri del proprio popolo.
Kigali si congratula con i giudici francesi
Oggi Kigali si sente – finalmente – assolto dai tribunali francesi.”E ‘ormai chiaro che l’attacco contro l’aereo è stato un colpo di stato guidato da elementi estremisti Hutu ed i loro consiglieri che controllavano les casermes di Kanombe”, ha detto il ministro degli Esteri ruandese Louise Mushikiwabo.
“La perizia degli esperti ha confermato l’ipotesi di una partenza dei missili a partire (dal campo) de Kanombe e quindi i nostri clienti che sono stati ingiustamente accusati e prorseguitati per anni sono rafforzati nelle loro posizioni”, ha detto dopo la presentazione dei risultati della perizia il Sig. Bernard Maingain, avocato dei collaboratori di Paul Kagame.
Per l’occasione, il comunicato del governo ruandese ha fatto i primi complimenti al governo francese dopo tanto tempo: “La relazione di oggi è visto come il risultato di un’inchiesta di alta qualità, condotto da giudici francesi dal passato impeccabile e condotto da esperti di livello mondiale. ”
L’originale in francese su Jeuneafrique.com : Rwanda – Attentat contre Habyarimana : l’expertise française disculpe les proches de Kagame
gennaio 11th, 2012