ERGASTOLO A SEROMBA
marzo 12th, 2008
Athanase Seromba, che era ricorso in appello contro la condanna a 15 anni che il TPIR gli aveva inflitto, è stato condannato all’ergastolo in quanto giudicato colpevole di aver partecipato attivamente allo sterminio di 1.500 persone durante il genocidio del 1994. Dopo aver incoraggiato le persone a nascondersi nella sua chiesa, Seromba avrebbe infatti ideato il loro eccidio con bulldozer e machete. Seromba, primo prete cattolico ad esser giudicato dal TPIR, era stato arrestato in Italia nel 2002 e trasferito ad Arusha in seguito a pressioni internazionali visto che il nostro paese rifiutò, in un primo momento l’estradizione.
A seguito le agenzie sul trasferimento in Italia di Georges Omar Ruggiu, un italo belga condannato dal TPIR a 12 anni unico non rwandese processato ad Arusha; sull’arresto di Callixte Nzabonimana, 55 anni, ministro ruandese dello sport e della gioventu’ all’epoca del genocidio avvenuto a Kigoma (Tanzania); e sull’accordo tra Il TPIR e il Rwanda per la detenzione dei condannati.
Scarica il testo della sentenza: Sentenza Appello Seromba
RUANDA:GENOCIDIO,ITALO BELGA CONDANNATO TRASFERITO IN ITALIA
(ANSA) – NAIROBI, 28 FEB – Georges Omar Ruggiu, un italo
belga condannato dal Tribunale penale internazionale per il
Ruanda (Ictr, con sede ad Arusha, Tanzania) a 12 anni per
istigazione al genocidio e crimini contro l’umanita’, e’ stato
trasferito oggi in Italia, dove scontera’ il resto della sua
pena.
Lo rende noto un comunicato dell’Ictr diffuso anche a
Nairobi, in cui si precisa che Ruggiu e’ stato oggi consegnato a
una delegazione della polizia italiana, che lo scorta verso
l’Italia a bordo di un velivolo militare.
Ruggiu e’ nato il 12 ottobre del ‘57 a Verviers, in provincia
di Liegi, da famiglia italiana. Giornalista, e’ stato
l’animatore della Radio Televisione Libera delle Mille Colline,
forse la piu’ estremista delle emittenti ruandesi, dalla quale
erano lanciati continui incitamenti perche’ fosse perpetrato
senza sosta ne’ pieta’ il genocidio contro i tutsi: tra maggio e
luglio del ‘94 ne furono sterminati circa 800.000.
Arrestato a Mombasa (Kenya) il 23 luglio del ‘97, Ruggiu, che
si dichiaro’ colpevole e pentito, fu condannato a 12 anni il
primo giugno del 2000.
Il trasferimento di Ruggiu, al quale resta da scontare circa
due anni della pena, e’ stato deciso sulla base dell’accordo
firmato dal governo italiano e l’Onu il 17 marzo del 2004 sul
riconoscimento delle sentenze dell’Ictr, ed una piu’ recente
decisione della Corte d’Appello di Roma che autorizza che
cittadini italiani condannati ad Arusha (c’e’ solo Ruggiu,
peraltro) possano scontare la pena in Italia.
Ruggiu e’ l’unico non ruandese che sia stato processato
dall’Ictr, che finora ha pronunciato 30 condanne e cinque
assoluzioni, ed e’ stato molto criticato per la lunghezza delle
sue procedure. (ANSA).
RUANDA: GENOCIDIO; ARRESTATO IN TANZANIA EX MINISTRO
(ANSA) – NAIROBI, 19 FEB – Callixte Nzabonimana, 55 anni,
ministro ruandese dello sport e della gioventu’ all’epoca del
genocidio che insanguino’ il Ruanda nel 1994, e’ stato arrestato
a Kigoma, una piccola citta’ della Tanziania. Sul suo capo
pendono gravissimi capi di imputazioni relativi al genocidio di
quattordici anni fa, quando in 100 giorni furono sterminate
circa 800.000 persone, in pratica tutti di etnia tutsi, da
estremisti hutu.
L’arresto e’ avvenuto ieri, e ne da’ notizia oggi un
comunicato del Tribunale Internazionale Criminale per il Ruanda
(Ictr), organismo dell’Onu chiamato a giudicare i principali
responsabili degli stermini ruandesi, che opera ad Arusha
(Tanzania).
Nzabonimana, che e’ stato trasferito nella speciale (quanto
dorata) prigione che ospita le persone incriminate dall’Ictr,
sempre ad Arusha, deve rispondere, tra l’altro, di genocidio ed
istigazione al genocidio.
L’Ictr, che ha iniziato ad operare concretamente nel ‘97,
dovrebbe concludere i suoi lavori alla fine di quest’anno, anche
se ha numerosissimi procedimenti ancora da vagliare. L’organismo
ha subito molte critiche per la lentezza della sua attivita’
giudiziaria. (ANSA).
RUANDA: GENOCIDIO; ACCORDO SU DETENZIONE CONDANNATI A KIGALI
(ANSA-REUTERS) – KIGALI, 4 MAR – Il Ruanda e il Tribunale
penale internazionale (Ictr) creato per giudicare i crimini di
genocidio hanno firmato oggi un accordo sul trasferimento in
Ruanda, per scontarvi la pena, dei condannati dalla Corte, che
ha sede ad Arusha, in Tanzania.
Nel 1997 l’Ictr ha cominciato i processi a carico degli
artefici del genocidio di circa 800 mila Tutsi e Hutu moderati
nel Paese africano. La risoluzione con cui il Consiglio di
sicurezza dell’Onu istitui’ il Tribunale, indica il Ruanda quale
sede principale dove scontare le pene, ma finora nessuno dei 27
condannati e’ stato trasferito a Kigali.
”Questo accordo – ha dichiarato il cancelliere del Tribunale
Adama Dieng – appare come l’ultimo tassello che completa il
quadro legale che definisce il Ruanda come uno dei Paesi da
ritenersi adatti per far osservare le sentenze inflitte
dall’Ictr”.
Tuttavia, ha aggiunto Dieng – la decisione finale su quali
condannati trasferire in Ruanda spetta ai giudici della Corte.
Il Ruanda ha completato un centro di detenzione per i
condannati, che il Tribunale ha stabilito rispetta i criteri
internazionali.
”In linea di principio – ha affermato il ministro degli
Esteri ruandese Charles Murigande – tutti coloro che sono
detenuti ad Arusha dovrebbero scontare la loro pena qui, e ora
che abbiamo concluso questo accordo siamo pronti a riceverli”.
I detenuti hanno invece criticato l’accordo, affermando di
temere maltrattamenti da parte delle autorita’ di Kigali.
Altri sei Paesi – Italia, Francia, Swaziland, Svezia, Benin e
Mali – hanno raggiunto analoghi accordi con l’Ictr. Un
giornalista italo-belga, Georges Omar Ruggiu, condannato a 12
anni per istigazione al genocidio e crimini contro l’umanita’ e’
stato trasferito la settimana scorsa in Italia, dove scontera’
quanto gli resta della sua pena.(ANSA-REUTERS).
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1. andrea.casale | marzo 28th, 2008 at 22:23
copio e incollo dal sito http://www.allafrica.com
http://allafrica.com/stories/200803270482.html
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