Rwanda 1994, Repubblica Centroafricana 2014, la storia si ripete!
febbraio 21st, 2014
di Yolande MUKAGASANA
Cari fratelli Africani,
mi rivolgo a voi come vostra sorella. Mi rivolgo a voi come una madre che il genocidio dei Tutsi Rwandesi ha lasciato senza speranza. La mia sola speranza per potere vivere era riposta in voi, care sorelle e cari fratelli Africani. Pensavo che il massacro dei miei vi avesse lasciato un insegnamento e il coraggio di difendervi e di difendere la vostra generazione; ahimè mi sbagliavo. Datemi ora un’altra speranza, un’altra ragione per contare su di voi.
Ho visto delle immagini di scene di cannibalismo e di linciaggio che venivano filmate in Centro Africa!
Questo Centro Africa che è diventato il Rwanda di vent’anni dopo. Gli Anti-Balaka esattamente come gli interahamwe rwandesi. Nello stesso modo questi anti-Balaka, ebbri del sangue degli innocenti, la cui unica colpa è la libertà di credere nell’Islam, sono anch’essi armati di machete e coltelli. Vorrei che tutti sapessero che questi Anti-Balaka sono dei Cristiani. La sola differenza tra loro e gli interahamwe è il piacere che possono provare filmando la loro barbarie. Mi chiedo da dove provengano queste telecamere!
Le scene di cannibalismo non sembrano indignare nessuno, nemmeno i Sangaris[1]. E’ normale, i Negri sono dei selvaggi. E chi può provare il contrario, miei cari fratelli e sorelle? Queste scene provocano l’ammirazione degli spettatori come in una partita di calcio, mentre a me causano nausea, brividi e disperazione. Il Corano è stato profanato e gettato nella spazzatura a Yaloke. Le vittime mussulmane vengono smembrate e evirate a Bangui. Queste scene di cannibalismo mi fanno pensare al Rwanda nel 1994, quando gli assassinio dovevano mangiare il cuore o gli intestini dei cadaveri Tutsi per sfuggire alla giustizia più tardi. Le parti di un corpo umano servivano da grigri[2] per gli assassini! E’ di nuovo il Rwanda in Centro Africa. Quanto mussulmani rimangono in Centro Africa oggi?? Quanti ne resteranno domani? I musulmani superstiti sono stati disarmati e rinchiusi nel loro ghetto senza difesa e protezione. Mi ricordano i resistenti di Bisesero in Rwanda, disarmati dai militari francesi e recintati nelle colline di Bisesero. Morirono a migliaia per essersi mostrati ai militari francesi, che avevano avuto il torto di considerare i lro salvatori. Ma quel salvataggio non era nel programma dell’”operazione umanitaria Turquoise”. Un calcolo ben fatto per mostrare agli assassini quanti Tutsi rimanevano ancora nelle colline della Resistenza.
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[1] Le forze armate Francesi in Repubblica Centroafricana
[2] amuleto
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