UN NOBEL PER IL RWANDA
aprile 8th, 2009
Una giornata per ricordare. Ma non solo. La giornata della memoria per il Rwanda è stata l’occasione per parlare approfonditamente di quello che accadde nel 1994 e per comprendere meglio i meccanismi che portarono al genocidio. Meccanismi ancora in gran parte attivi e che impediscono non solo il corso della giustizia ma anche la protezione dei sopravvissuti.
“L’Occidente ha contribuito a creare il disastro, poi ci ha abbandonati al nostro destino e ora prova semplicemente a dimenticare le vittime”. Queste le parole di Yolande Mukagasana che, dopo essersi salvata miracolosamente dal massacro e dopo aver visto la sua intera famiglia trucidata, non ha mai smesso di testimoniare il dramma del suo popolo. Una questione non solo africana, dunque, ma anche e soprattutto occidentale: la fiaccolata pomeridiana, svoltasi non a caso di fronte all’Ambasciata francese, ha avuto proprio il senso di ricordare all’Occidente le sue responsabilità.
Dov’era l’informazione allora e dov’è oggi stesso? Un milione di africani morti si dimentica in fretta. La giornata della memoria è allora stata anche l’occasione per discutere di come far ascoltare la voce del popolo ruandese. La proposta di cominciare a lavorare per una prossima candidatura di Yolande Mukagasana al premio NOBEL per la Pace, ha questo significato. Yolande, già menzione onorevole UNESCO per l’educazione alla Pace, ha già dato la sua disponibilità.
Presenti all’evento, fra gli altri, Maria Pia Fanfani, che nel 1994, portò in salvo decine di bambini dal Rwanda in guerra, e il console onorario del Rwanda in Italia, Francesco Alicicco. Scarica al link seguente il messaggio del Segretario Generale delle Nazioni Unite in occasione del XV° anniversario el genocidio in Rwanda: un-message
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1. Bene-Rwanda » PROFI&hellip | aprile 9th, 2009 at 11:41
[...] UN NOBEL PER IL RWANDA [...]
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